p>L’Assemblea Nazionale francese ha iniziato oggi la discussione sul progetto di legge ispirato alla cosiddetta Dottrina Sarkozy. Secondo il testo, più volte oggetto di polemiche, si dovrà istituire un’Alta autorità (HADOPI), che dovrà vigilare sui netizen colpevoli di scaricare illegalmente da Internet contenuti digitali protetti da copyright, una pratica che solitamente viene attuata attraverso la reti peer-to-peer.
La Dottrina Sarkozy, come è noto, prevede l’invio di due avvertimenti all’utente che è stato beccato a scaricare illegalmente contenuti tutelati dal diritto d’autore. Al terzo avvertimento scatta il blocco della connessione a Internet per un massimo di dodici mesi. Nel pacchetto in discussione in Francia, è prevista anche l’introduzione di altre misure, che comprendono le sanzioni imposte ai netizen e la riduzione del periodo obbligatorio che deve trascorrere fra l’uscita di un film e la sua pubblicazione su DVD. Se la legge andrà in porto, ha dichiarato il ministro francese alla Cultura Christine Albanel, ci saranno presumibilmente tra il 65% e il 70% di download illegali in meno. Il sistema di monitoraggio e di controllo costerà circa 70 milioni di euro, ma le spese sostenute dai provider saranno compensate in parte dallo Stato.
Il provvedimento, la cui filosofia ispiratrice appare caldeggiata anche in Italia, è osteggiato dai partiti francesi d’opposizione, primo fra tutti quello socialista, che ha già annunciato voto contrario. Ma le perplessità sul pacchetto normativo sembrano essersi insinuate anche all’interno delle forze di maggioranza, dove alcuni deputati hanno dichiarato che voteranno contro un provvedimento giudicato vago e di difficile applicazione.
La Dottrina Sarkozy è poco apprezzata anche in seno all’Unione Europea. Dopo il ritiro e il successivo
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