p>Internet libera e gratuita. Sostegno al telelavoro. Promozione di una politica di efficienza energetica. Sono alcuni dei punti contenuti nella «Carta di Firenze», il documento presentato nel capoluogo toscano da Beppe Grillo in occasione del primo «Raduno Nazionale delle Liste Civiche a 5 Stelle». Per le liste vicine al comico e blogger genovese, le 5 stelle rappresentano i 5 obiettivi primari della loro azione politica: acqua, trasporti, energia, ambiente e sviluppo.
La Rete, ha detto Grillo, sta cambiando il mondo, sta cambiando la vita dei cittadini. La Rete aiuta i cittadini a tenersi informati, a intervenire nelle questioni che li riguardano, a organizzarsi. Dal blog di Grillo sono nati i meetup, da questi sono poi sorte le liste civiche. Dalla Rete al territorio, dunque. E nel territorio attraverso la Rete. Questa la filosofia che ispira le azioni delle liste civiche di Grillo.
Il settimo punto della «Carta di Firenze» recita: «Connettività gratuita per i residenti nel Comune». Come realizzarlo, però, in concreto? Secondo quanto detto a Firenze, una soluzione potrebbe venire da una tassa da far pagare alle aziende private che usufruiscono gratuitamente del suolo pubblico, come, per esempio, le società elettriche. Secondo Maurizio Gotta, intervistato da Giacomo Dotta su Webnews, la vera gratuità non può esistere, perché i costi infrastrutturali, quelli della connettività vera e propria e della manutenzione devono essere coperti. Ma i comuni potrebbero finanziarie una parte dei costi attraverso pubblicità di tipo geolocalizzato da inserire all’interno delle pagine web utilizzate dagli utenti per autenticarsi e accedere a Internet. Oppure si potrebbe ricorrere ai fondi europei o far pagare una tariffa di favore per accedere ai contenuti offerti al di fuori della rete civica.
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