p>Era il 18 settembre 2008 quando in Rete appariva un blog chiamato Too e ospitato dalla piattaforma Blogger di Google. Quel blog era stato aperto da Sergey Brin, co-fondatore dell’azienda di Mountain View. Non per parlare di tecnologia, almeno non in senso stretto, ma per raccontare al mondo una vicenda personale.
Brin aveva scoperto di presentare una predisposizione genetica al Parkinson, tramite un’analisi del DNA effettuata da 23andMe, l’azienda fondata dalla moglie di Brin, Anne Wojcicki. Il post, peraltro l’unico presente sul blog, si intitolava LRRK2, che è il nome del gene portatore della modificazione genetica conosciuta come G2019S. Una mutazione ereditata dalla madre, già affetta da Parkinson.
Ora Brin ha deciso di ritornare sul tema, annunciando alla stampa l’avvio di un progetto di creazione di una community di 10 mila persone sofferenti di Parkinson e chiamate a partecipare ai programmi di analisi effettuati da 23andMe. Per costruire la comunità, l’azienda guidata da Anne ha deciso di offrire sconti particolari a chi entrerà nel progetto: 25 dollari per l’analisi del proprio DNA, a fronte dei 399 dollari previsti di routine.
Dal canto suo, Brin ha dichiarato che investirà una certa somma di denaro nell’iniziativa, senza specificare, però, l’entità dell’importo. Considerando l’importanza che il progetto riveste anche per lo stesso Brin, è ipotizzabile che l’investimento sarà consistente. Anche il figlio della coppia, seppur nato da poco, donerà il proprio DNA a 23andMe, ovviamente con modalità di prelievo diverse da quelle previste per gli adulti, che inseriscono la propria saliva all’interno di un contenitore. I dati raccolti saranno poi inviati all’industria
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