p>Le batterie attualmente in uso sono quelle al litio-ferro-fosfato (LiFePO4), in grado di raccogliere grandi quantità di energia. Il rovescio della medaglia è costituito dai tempi di ricarica, che risultano molo elevati. La spiegazione è da ricercare nel fatto che gli ioni attraversano il materiale a una velocità piuttosto contenuta. Come fare per garantire la stessa quantità di energia e, al contempo, diminuire sensibilmente i tempi di ricarica?
È la domanda che si sono posti alcuni ricercatori del Massachussetts Institute of Technology (MIT) di Boston. E la risposta fornita dal team guidato da Gerbrand Ceder e Byoungwoo Kang sembra aprire la strada a quella che alcuni commentatori non esitano a definire una vera e propria rivoluzione per l’elettronica di consumo. I ricercatori del MIT hanno rivestito le batterie LiFePO4 con fosfato di litio, che permette agli ioni di attraversare i materiali in maniera più rapida. Anzi, in maniera estremamente più rapida, se è vero, come dicono gli scienziati impegnati nel progetto, che i tempi di ricarica si sono ridotti da 6 minuti a soli 20 secondi.
Lo studio, intitolato «Battery materials for ultrafast charching and discharging», pubblicato sul settimanale britannico Nature, apre la via all’applicazione di questa soluzione tecnica alle batterie ad alto rendimento da impiegare in numerosi dispositivi elettronici, a partire dai telefonini per arrivare ai portatili. Un possibile utilizzo si prevede anche per le auto elettriche. Una prospettiva che potrebbe concretizzarsi da qui a tre anni al massimo. Ceder afferma che si potrà ricaricare un cellulare in soli 10 secondi, oppure una vettura elettrica in 5 minuti, contro le circa 8 ore ad oggi necessarie.
L’importanza della ricerca effettuata al MIT non riguarda solo la riduzione dei tempi di ricarica, ma
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