p>Un bug rinvenuto su Google Docs che avrebbe reso pubblici alcuni documenti privati degli utenti che si affidano al servizio on line di BigG. Come è noto, Google Docs è il servizio ideato dall’azienda di Mountain View per lavorare con i propri documenti, fogli di lavoro e presentazioni in the cloud: l’utente ha solo bisogno di un browser web, perché i documenti sono conservati on line in un archivio protetto.
Qualcosa sembra andato storto proprio in merito alla sicurezza e alla riservatezza di alcuni documenti gestiti on line. Un bug, appunto, come ha ammesso Google, avrebbe consentito a utenti terzi di accedere a documenti in realtà settati come privati. Secondo BigG, l’incidente riguarderebbe solo lo 0,05% degli utenti. Garett Rogers di ZDNet ha stimato che i documenti a rischio sarebbero circa 220 mila. Il Google Docs Team ha inviato una email di scuse agli utenti coinvolti, assicurandoli di aver trattato il problema con la massima priorità e di averlo totalmente risolto. Nella lettera si spiega anche che i documenti che rischiano di essere condivisi per errore sarebbero costituiti da file testuali o slide di Google Presentation, mentre il problema non coinvolgerebbe i fogli di calcolo.
Pochi gli utenti coinvolti, pochi e limitati i documenti a rischio, pronta la reazione di Google. Rimane, come fa notare la maggior parte degli osservatori, il timore che i servizi di cloud computing, soprattutto se gratuiti, non siano così sicuri come promesso dalle aziende. Google è da sempre sinonimo di affidabilità, ma in poco tempo si siano manifestati problemi al search engine di BigG, al servizio di posta elettronica di Gmail e ora anche a Google Docs. Speriamo sia solo una strana coincidenza.
Autore: Andrea Galassi
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