p>Una tassa da 5 a 7 euro sui telefonini multimediali: è quanto dovranno aspettarsi i cittadini francesi a partire dal primo maggio, sulla falsariga di quella già esistente per i player di musica portatili.
L’ammontare della tassa sarà diverso a seconda del modello, della memoria integrata disponibile e della possibilità o meno di riprodurre contenuti audio-video o di integrare funzioni da player mp3.
La decisione di stabilire una tassa sui telefonini era stata presa nello scorso febbraio dalla Commissione sulla copia privata, e le varie tariffe potranno essere ulteriormente ritoccate entro il 31 dicembre 2008. Già allora aveva provocato la reazione negativa dei produttori, che temono una ripercussione negativa sui prezzi agli utenti dei cellulari, e che per protesta erano usciti dalla Commissione.
A questo punto è lecito chiedersi se l’iniziativa del governo francese verrà emulata anche dagli altri stati europei, visto che in passato la proposta del presidente Sarkozy di negare l’accesso alla Rete a quegli utenti che fossero stati scoperti a scambiarsi illegalmente file tutelati dai diritti d’autore aveva suscitato l’interesse del governo inglese.
La tassa sui cellulari multimediali, almeno nelle intenzioni, intenderebbe punire l’utilizzo illegale di musica e video tutelati da diritto d’autore; in sostanza il principio è lo stesso alla base della legge sull’Equo Compenso, che esiste anche in Italia, e che consiste in un sovrapprezzo per l’acquisto di CD e DVD.
Autore: Pierluigi Emmulo Ultimi articoli correlati: Canone anche per internet e cellulari in Germania a partire dal 2007. Proposte anche in ItaliaCanone RAI per cellulari, computer e player multimediali: l’Agenzia delle Entrate non sa cosa direTassa su CD e DVD
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