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Chi vendeva copie pirata di cd è stato costretto a chiudere dal P2P: questa è la storia di Tony
L'efficacia dei servizi di p2p per la trasmissione e la condivisione dei file è risaputa. Spesso le major di musica e cinema hanno imputato a questi software tutti i mali legati alla pirateria di opere dell'ingegno.
Recentemente l'atteggiamento nei confronti del p2p sta cambiando e anche le media company si stanno accorgendo che la tecnologia di per sè è vincente, e conviene più a loro che agli utenti finali.
A gettare nuova luce sugli effetti collaterali del file-sharing, la testimonianza di un pirata "fisico", uno di quelli che masterizzano cd con programmi per pc, giochi e video e li vendono ai mercatini o per strada.
Uno di quelli che sulla pirateria ha fatto un business, guadagnandoci soldi. La storia di Tony, questo il nome del pirata in questione, è semplice e probabimlente simile a quella di molti altri.
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